Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Lettera aperta al sindaco della città

No,  sindaco Bucci. Autorizzare un consigliere comunale ad andare, con la fascia tricolore, al cimitero di Staglieno a rendere omaggio ai caduti della RSI non è un atto di pietà per i morti. È una presa in giro degli altri morti, quelli della Resistenza, quelli della deportazione, civile e militare, quegli stranieri che hanno scelto di battersi per la nostra liberta', come altri nostri concittadini hanno fatto in altri paesi. Uomini e donne che lei stesso ha ricordato solo pochi giorni fa, il 25 aprile. 
Loro sono stati uccisi perché sostenevano quella libertà, quei diritti e quei valori che i repubblichini volevano soffocare e hanno sempre soffocato. La presenza, insieme al consigliere comunale Gambino e al consigliere regionale Vaccarezza, dei militanti di Lealtà ed Azione, le cui idee si rifanno al fascismo (quindi vietate dalla Costituzione) è una provocazione. Lei Sindaco Bucci ha parlato in piazza Matteotti il giorno dell'anniversario della Liberazione anche grazie all'impegno di ANPI, che ha dovutamente chiesto rispetto per l'istituzione che Lei rappresenta a chi la contestava.
Queste regole di convivenza, questo rispetto, da sempre i fascisti non lo conoscono.  Le chiedo perciò di avere Lei quel rispetto, dissociandosi da quanto é  accaduto, perché, le ricordo, il significato della medaglia d'oro al valor militare della quale è insignito il nostro comune, è frutto della lotta e del sacrificio della nostra città che tanto è costata in vite umane. Le chiedo anche di far rispettare la Costituzione della Repubblica che è il risultato migliore di quei sacrifici e quelle lotte, Costituzione che non è afascista, ma ANTIFASCISTA, sulla quale lei stesso ha giurato.
Spero proprio che lei, sindaco, si renda conto che una pretesa equidistanza, non può e non deve esistere.

Massimo Bisca
Presidente ANPI Genova

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