Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Siria, al G20 i grandi si spaccano 
Putin, pronti ad aiutare Damasco



Siria  al G20 i grandi si spaccano Putin  pronti ad aiutare Damasco

E' andato a vuoto il vertice del G20 a San Pietroburgo: neanche un accenno nel comunicato finale sulla crisi siriana. Per Obama Assad e' una minaccia per la pace e la sicurezza mondiale, e martedi' parlera' all'America.
  E Putin, in caso di attacco, fa sapere che rimarra' a fianco di Damasco. Il Presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta, parla di "dolorosa divisione", mentre il segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon, afferma: "il conflitto avrebbe conseguenze tragiche".
  Undici Nazioni partecipanti al vertice del G20, conclusosi oggi a San Pietroburgo, condannano l'attacco lealista del 21 agosto scorso con missili al gas nervino alla periferia di Damasco, e sono percio' favorevoli a una "forte risposta internazionale" contro il regime di Bashar al-Assad: lo ha annunciato la Casa Bianca, indirettamente smentendo il presidente Vladimir Putin, a detta del quale favorevoli a un'azione armata sarebbero solo, oltre agli Usa, Francia, Turchia e Arabia Saudita, piu' i governi di Gran Bretagna, il cui Parlamento ha pero' bocciato l'iniziativa, e Canada, che comunque non vi parteciperebbe. Assad ha usato le armi chimiche e supportiamo gli sforzi per contrastare l'utilizzo di queste armi. E' questo in sintesi il contenuto del documento firmato, oltre che dagli Usa, da Australia, Canada, Francia, Giappone, Repubblica Corea, Spagna, Regno Unito, Turchia e Italia. 


OBAMA, ASSAD UNA MINACCIA. PARLERO' ALL'AMERICA 
Assad "e' una minaccia per la pace e per la sicurezza mondiale" Lo ha ribadito il presidente Usa Barack Obama dal G20 di San Pietroburgo annunciando anche che martedi' prossimo il presidente si rivolgera' agli americani in un intervento dalla Casa Bianca. 

PUTIN, IN CASO DI ATTACCO AIUTEREMO LA SIRIA 
"Aiuteremo la Siria? La aiuteremo". Cosi' Vladimir Putin ha risposto a una domanda sul possibile coinvolgimento della Russia in caso di attacco a Damasco. Putin ha poi ricordato che Mosca gia' aiuta la Siria, con la quale ha una cooperazione dal punto di vista umanitario. "Tutto quello che riguarda il cosiddetto uso delle armi chimiche e' una provocazione da parte dei ribelli, che si aspettano aiuto dall'esterno, dai Paesi che li hanno sempre sostenuti fin dall'inizio", ha denunciato il presidente russo, ribadendo che l'uso della forza contro uno Stato sovrano e' possibile solo in caso di autodifesa o su mandato del Consiglio di sicurezza Onu. 

SIRIA: HOLLANDE, VOTO CONGRESSO USA LA SETTIMANA PROSSIMA 
Il voto del Congresso Usa sull'intervento armato in Siria avverra' la prossima settimana. Lo ha affermato il presidente francese, Francois Hollande nella conferenza stampa del G20 a San Pietroburgo spiegando di averlo saputo da Barack Obama.
  Hollande ha anche precisato che qualsiasi intervento dovra' attendere il rapporto degli ispettori Onu. Se il Consiglio di sicurezza Onu non riuscira' a mettersi d'accordo sulla Siria allora "un'ampia coalizione" dovra' essere creata, ha affermato Hollande. "Un'ampia coalizione dovrebbe essere formata tra quei paesi che non accettano che un paese, un regime possa usare le armi chimiche". Hollande ha anche fatto sapere che "tutti" i leader del G20 si sono mostrati d'accordo sul fatto che le armi chimiche sono state utilizzate nell'attacco del 21 agosto. 


OBAMA, CONVINCERE IL CONGRESSO "ARDUA IMPRESA", MA PIU' FORTI 
Un via libera del Congresso sull'inverto militare Usa in Siria renderebbe la decisione di Obama "piu' forte e piu' efficace".
  Lo ha detto il presidente Usa nella sua conferenza stampa al G20 di San Pietroburgo. "Sapevo che convincerli sarebbe stata un'ardua impresa - ha detto il presidente - mi rendo conto dello scetticismo". Obama ha pero' glissato sull'ipotesi di intervenire anche senza il via libera del Congresso. "Non mi aspettavo un accordo con Putin sulla questione delle armi chimiche in Siria", ha affermato il presidente Usa, Barack Obama in conferenza stampa al G20. Obama ha definito comunque il faccia a faccia con i leader russo "costruttivo" e ha sottolineato che Usa e Russia comunque condividono l'idea che il conflitto possa essere risolto con una fase di "transizione politica". (AGI) .


FONTE: http://www.agi.it/estero/notizie/201309061809-est-rt10291-siria_i_grandi_si_spaccano_putin_se_attaccata_aiuteremo_damasco

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