Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Raduno neonazi a settembre ancora mistero sul luogo: ora spunta l’ipotesi Seregno
Il Comune della Brianza è l’alternativa a Milano per il Festival Boreal 2013, al centro delle polemiche
Laura Ballabio Nicola Palma  -  Il Giorno  -  27/08/2013


«Stiamo arrivando... Keep calm and carry on!». Vale a dire, «mantieni la calma e vai avanti». Ormai mancano poco più di due settimane all’appuntamento con il Festival Boreal, il maxiraduno neonazi organizzato da Forza Nuova. E proprio sul blog ufficiale della formazione di estrema destra è comparso il 22 agosto il post che rilancia l’evento, condannato ancor prima di cominciare sia dal sindaco Giuliano Pisapia sia dall’associazione provinciale dei partigiani. Che vogliono impedire lo svolgimento della kermesse, in programma tra il 12 e il 14 settembre, «nella città medaglia d’oro alla Resistenza». 
C’è da dire che sul luogo si sa ancora pochissimo, come spesso accade in questi casi: sul manifesto che pubblicizza il Festival Boreal sul web, si parla genericamente di «Milano Nord». In un primo momento, molti hanno pensato a un Comune dell’hinterland, magari per aggirare polemiche e contestazioni. Ora, però, spunta un’altra ipotesi: secondo quanto risulta a www.osservatoriodemocratico.org, l’alternativa sarebbe stata individuata in un’area nei pressi di Seregno, a pochi chilometri da Monza. Lì, sempre stando alle indagini del sito che monitora quotidianamente «le nuove destre», Forza Nuova potrebbe chiedere ospitalità alla Fraternità sacerdotale di San Pio X, espressione diretta dei lefebvriani in Italia, che nel 2012 ha acquistato un capannone industriale da 500 metri quadrati per celebrare la messa in latino ogni domenica. Solo indiscrezioni, per adesso. Tuttavia, tanto per non saper né leggere né scrivere, il primo cittadino del centro brianzolo, il leghista Giacinto Mariani, nega l’ospitalità al raduno: «Non ne so nulla, ma sono fortemente contrario: in caso di richiesta, non riceveranno alcuna autorizzazione».
IN realtà, gli enti locali non hanno alcun potere in materia, tanto che lo stesso Pisapia si è limitato a far appello alle «autorità competenti» affinché impediscano iniziative «contrarie ai valori della nostra Costituzione e alle leggi vigenti». Per manifestazioni di natura politica, l’unico obbligo da ottemperare sta in una comunicazione da inviare tre giorni prima alla Questura competente per territorio: poi tocca alla polizia verificare l’esistenza di eventuali problemi per l’ordine pubblico. 
La vicenda viene seguita con attenzione anche da Palazzo Diotti, come ha confermato il neo prefetto Francesco Paolo Tronca nella sua prima uscita pubblica. «Preferiamo mantenere il massimo riserbo — fa sapere Salvatore Ferrara, coordinatore regionale di Forza Nuova — il posto scelto resterà segreto ancora per un po’». Comunque, il Festival Boreal non è in discussione: in arrivo centinaia di estremisti da tutta Europa per una serie di meeting e concerti. Invitati, tra gli altri, i vertici della Gioventù delle 64 contee, movimento ungherese che richiama sin dal nome l’ex impero austro-ungarico e reclama l’antica estensione della Grande Ungheria: l’ideologo Lazslo Toroczkai, membro del partito antisemita Jobbik, fa parte del gruppo paramilitare «Esercito dei fuorilegge» e sostiene da sempre che «Adolf Hitler è stato un politico il cui pieno apprezzamento deve ancora arrivare». Non mancheranno all’appuntamento neppure gli spagnoli di Democracia nacional, i croati del Partito puro dei diritti (Hcsp), i francesi di Renouveau francais (integralisti cattolici nemici giurati dei principi della Rivoluzione del 1789), gli svedesi del Nordisk Ungdom, i norvegesi di Malmannen e i fiamminghi di Voorpost, che ostentano nel simbolo una runa nazista e puntano a unire tutti i territori di idioma tedesco. Un parterre de roi. 


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