Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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LA BRIGATA VOLANTE BALILLA

La storia della Brigata Balilla ha inizio subito dopo l’8 settembre 1943, quando un gruppo di giovani di Bolzaneto costituì un GAP (Gruppo di Azione Patriottica) che per molti mesi fu una vera e propria spina del fianco degli occupanti tedeschi e dei repubblichini, con azioni di propaganda, sabotaggio della linea ferroviaria Genova/Milano e delle linee di alta tensione, liberazione di patrioti da caserme ed ospedali dove erano feriti.
Angelo Scala "Battista" con Don Berto
Nel luglio del 1944 la permanenza in Val Polcevera divenne troppo pericolosa, per cui decisero di prendere la via dei monti, sotto la guida di “Battista” (Angelo Scala), per unirsi alle formazioni partigiane della Divisone Cichero, comandata da “Bisagno” (Aldo Gastaldi).
Il loro arrivo in montagna, come distaccamento “Balilla Grillotti” (dal nome di un patriota caduto) coincise col rastrellamento dell’agosto 1944, dove combatterono alla Cappella di Cardenosa, Barbagelata, Casoni di Vallescura, Cabanne di Rezzoaglio, dove ottennero persino il passaggio nei partigiani di alcune decine di alpini della Monterosa, Clavarezza, San Clemente, Crocefieschi.
Dimostrato così il loro valore, nel dicembre 1944, Bisagno diede loro il compito di operare nei monti fra la Val Bisagno e la Val Polcevera, con principale punto di raccolta a Sella di Montoggio (essendo un distaccamento d’assalto non aveva una sede fissa).
Con la base nei monti, il distaccamento “Balilla” operava con quotidiane azioni nel fondovalle e nei comuni della cintura, grazie alla collaborazione dei contadini dei monti, di cui aveva saputo conquistare stima e fiducia, e l’appoggio degli abitanti della città, che vedevano in loro il riscatto della Patria dalla dittatura e dallo straniero; in tal modo contribuiva alla disorganizzazione delle forze di occupazione, mantenendole costantemente nel timore di improvvise azioni partigiane; in seguito a queste prove di valore, il 25 febbraio “Bisagno” promosse “Battista” al grado di Comandante di Brigata con questa motivazione: “Comandante di una formazione speciale, spinta come punta avanzata della “Cichero” nei sobborghi stessi di Genova, con ponderata audacia riusciva ad infliggere sensibili colpi al nemico, suscitando nella popolazione simpatia ed entusiasmo per la causa Garibaldina. Chiaro esempio di valore e, soprattutto, di ciò che può anche una piccola formazione quando è disciplinata ed audacemente diretta”. In tal modo il distaccamento divenne la Brigata d’assalto Balilla, quotidianamente protagonista di innumerevoli azioni, ora volte anche a tutelare impianti e stabilimenti dalla distruzione tedesca.
Il 14 aprile una colonna di circa 100 tedeschi attaccò Case Sella, fu respinta con gravissime perdite, ma nel combattimento caddero il vice comandante “Luci” (Luciano Zamperini) e “Lino” (Ezio Faggioni).
Partigiani della Balilla al centro Angelo Scala "Battista"
La Brigata Balilla fu la prima formazione partigiana di montagna ad entrare in Genova durante l’insurrezione del 23/25 aprile, contribuendo alla liberazione della Val Polcevera e di Sampierdarena.
I vari distaccamenti scesero convergendo da varie località: il N. 3 entrò in Bolzaneto all’alba del 24, il n. 1 da Sella, attraverso Busalletta, Sant’Olcese e Manesseno, arrivò a Morigallo nel pomeriggio, attaccando il comando piazza tedesco, il numero 2 da Sella per la costa di Creto, Torrazza e Costa di Pino, dove mise in fuga un presidio repubblichino, arrivò in serata a Morigallo, dove contemporaneamente arrivava anche il n. 4 da Crocetta d’Orero e Pedemonte e poco dopo il n. 5 da Molini di Voltaggio, Passo della Bocchetta, Ceranesi, Livellato e san Biagio: in questo modo il comando piazza tedesco si arrese, con 130 prigionieri, compreso il comandante; il 26 aprile viene costretto alla resa anche una forte colonna tedesca, asserragliata nella camionale.
Battista fu insignito della Bronze Star inglese con la seguente motivazione: “for heroic achievement in connection with military operation against the enemy from 1 March to 2 may 1945. As Commander of the Brigade Balilla of the Italian Partisan movement, Angelo Scala, despite the lack of arms and equipment, continually harassed the enemy by constant acts of sabotage and attacks on convoys and troops. Demonstrating amazing ingenuity and skill, combined with unswerving loyalty and heroism in effecting the plans of Allied Commanders, he utilised the facilities at his disposal to the maximum advantage of the Allied Forces.  The praiseworthy contribution of Angelo Scala and his organization, to his country and the allied cause are in keeping with the highest tradition of freedom loving people”.   Sulla sua tomba nel cimitero di Bolzaneto è scritto: “se vuoi sapere cosa significò Partigiano, per coraggio e coscienza contro il terrore nazifascista, questo è un Partigiano. Più delle sue imprese gappiste, più del suo grado di Comandante della Brigata Balilla, che operò su questi monti e vie familiari come forza popolare di libertà, più della Bronze Star, della Medaglia d’argento al Valor Militare, della promozione sul campo, vale il semplice nome “Battista”, la fermezza delle poche parole, l’esempio non sminuito dal passare di non facili anni, finché si ricongiunse qui ai suoi compagni. Angelo Scala 1908-1974 “Battista” 

FONTE http://www.pierostagno.it

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