Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Ascoli Piceno, striscioni in città dopo l'aggressione fascista


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E nel mirino degli antifascisti finisce anche la giunta del sindaco pidiellino Castelli: promotrice di tutta una serie di ordinanze antidegrado, tanto nostalgiche della stagione dei sindaci sceriffo e nemiche della socialità cittadina quanto inefficaci ad evitare da una parte il proliferare sui muri ascolani di celtiche e scritte inneggianti al fascismo, e dall'altra il ripetersi delle aggressioni squadriste, mai censurate. Al contrario, ampio supporto è stato dato da Castelli alle tartarughe,con la partecipazione di esponenti dell'amministrazione comunale ai dibattiti organizzati da Casa Pound in città ed il patrocinio alla mostra nostalgica “Ascoli Città Fascista”.
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Casa Pound e Castelli: Ascoli non vi vuole”, “E' troppo tardi per stare calmi! Fuori Ca$a Pound!
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questi e tutta una serie di messaggi murali avvistati negli scorsi giorni in vari punti del capoluogo piceno rendono bene la misura dell'esasperazione della comunità locale davanti all'ennesima aggressione fascista - avvenuta nella notte tra il 10 e l'11 agosto scorso (durante la kermesse della “Notte dei Colori”, promossa dall'amministrazione comunale) e costata la perdita di un occhio a R.V. un ragazzo molto conosciuto nel suo quartiere e frequentatore dello stadio, sfregiato da una bottiglia. 

Un tentativo di rivalsa del gruppetto di fascistelli del Bolide, la locale sezione di Casa Pound, 
e dei loro amici romani davanti a chi aveva osato metterli al posto loro; iniziato male, con la loro messa in fuga, e conclusosi peggio, tra  le dissociazioni di rito (nonostante la militanza poundina dell'aggressore F.S.S. sia comprovata da numerose foto e riscontri) dell'”associazione di promozione sociale” e la chiusura temporanea della sede fascista nei giorni successivi per evitare rappresaglie.

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Un'opera di instancabile legittimazione dell'agibilità dei fascisti del terzo millennio nella città medaglia d'oro della Resistenza - di una destra attenta e compiacente verso il nuovo soggetto politico nero di Marcello Veneziani. Ma la cui arroganza e malgoverno incontrano le forti contestazioni della popolazione locale e degli antifascisti solidali - che lo scorso 25 aprile hanno impedito di prendere la parola alle autorità durante la commemorazione dei fatti di Colle San Marco.

FONTE INFOAUT

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