Elezioni 2013, Gianluca Iannone di Casapound: "Silvio Berlusconi ha ragione su Mussolini"
“Berlusconi ha detto la verità… Tutto questo clamore sulle sue parole … Che cosa avrà mai detto? Cose che pensa la maggior parte degli italiani: Mussolini ha fatto cose buone”. Gianluca Iannone è il capo di Casapound, si definisce un fascista del terzo millennio. Iannone, facciamo così, si presenti lei prima di iniziare l’intervista: “C'è chi si rifà a Pol Pot, chi a Marx e chi a Ford. Io voglio avere la libertà individuale di rifarmi a Benito Mussolini sia a livello filosofico che per come concepiva lo Stato sociale”. Critico, criticissimo sul Ventennio berlusconiano, banche e poteri forti, stavolta il leader di Casapound però apprezza le frasi del Cavaliere sul Ventennio, quello del Duce: “Sottoscrivo – dice – quello che ha detto Berlusconi. Le leggi razziali furono un errore, ma Mussolini ha fatto cose buone. Berlusconi per la sua frase è stato lapidato perché c’è una damnatio memorie”.
Iannone, quali sarebbero le cose buone?
È incontrovertibile che Mussolini è l’unico che ha fatto cose buone per l’Italia. Vogliamo parlare delle bonifiche, dello Stato sociale, dell’industria, dell'alfabetizzazione della nazione? E ancora: i diritti dei lavoratori, gli enti di assistenza per le famiglie, l'Inps, la riforma scolastica, la lotta alla mafia. Se proseguo l'elenco non finisce più, ma conosco il meccanismo: so che voi giornalisti chiamate per la polemica di giornata e non per raccontare la verità storica.
Mi perdoni, la verità storica sono le libertà soppresse, il delitto Matteotti…
Ancora con questa storia della libertà soppressa. Suvvia. Bombacci, fondatore del partito comunista, aveva finanziamenti e abbonati per il suo giornale che si chiamava La verità. I cosiddetti nemici venivano mandati al confino che era una vacanza, mica stavano ai lavori forzati, si vada a leggere le lettere in cui Nenni chiedeva soldi a Mussolini. E poi basta con Matteotti, il Duce disse che fu un fatto accidentale.
Iannone, personalmente non solo non condivido una parola e mi dissocio dalle sue. Per proseguire questa chiacchierata: lei si assume la responsabilità di quello che dice?
Certo, lo sto dicendo io, mica lei.
Proseguiamo sulla questione dell’alleanza con la Germania. Mi pare che Berlusconi dica un falso, ovvero che le leggi razziali sono state il frutto di quell’alleanza, quando invece furono una scelta autonoma nel ’38.
Io la vedo così: in Italia la questione ebraica è diversa dal resto d’Europa. Ci sono stati tanti ebrei che presero parte sia alle battaglie risorgimentali per l'unità d'Italia, sia alla marcia su Roma, sia alla guerra di Spagna dalla parte del fascismo. E c’erano ebrei nel governo come il ministro delle Finanze in carica fino al '38. Insomma, il fascismo ha gestito la questione ebraica in maniera armoniosa.
Armoniosa? E le leggi razziali?
L’errore è stata la guerra, voluta dalla finanza e dalla banca mondiale. Le leggi razziali sono state il frutto di uno stato di necessità.
Insomma, per concludere: Berlusconi ha fatto bene a lodare Mussolini.
Certo che ha fatto bene. La pensano così la maggioranza degli italiani. Ma non le dice niente il fatto che in edicola i calendari del Duce vendono più di tutti quelli con fotomodelle e donne nude messi assieme? E non credo che questi calendari vengano comprati solo da noi di Casapound. O sbaglio?
Quindi lei sarebbe pronto a dialogare con Berlusconi?
La frase di Berlusconi è un segnale politico. Alle parole devono seguire i fatti. In questi diciotto anni Berlusconi ha fatto l’1 per cento di quello che ha fatto Mussolini.
Quali sarebbero i fatti?
Beh… Diciamo così: Berlusconi studi i nostri dieci punti di programma: l’uscita dall’euro, poi la nazionalizzazione delle banche… Poi possiamo anche vederci. Ma dopo le elezioni.
FONTE:http://www.huffingtonpost.it/2013/01/28/elezioni-2013-berlusconi-iannone_n_2565685.html?utm_hp_ref=italy
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