Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Alba Dorata in Italia, fondata a Trieste costola movimento filonazista greco. Al via campagna adesioni sul web

Alba Dorata, il movimento filonazista greco xenofobo e antisemita, adesso parla anche italiano. Con una campagna di adesioni, partita in queste ore sul web, è stata lanciata ufficialmente la costola del partito estremista che, nel suo Paese, si batte con violenza contro la presenza degli immigrati, con tanto di spedizioni punitive. L’animatore di “Alba Dorata Italia” è un ex militante di Forza Nuova, formazione neofascista che con la Grecia coltiva da tempo dei rapporti di collaborazione. I seguaci dei neonazisti ellenici sono ambiziosi: vogliono presentarsi già alle prossime elezioni politiche. “I sondaggi sono dalla nostra parte”, dicono i responsabili, forti anche dei consensi riscossi dai loro colleghi greci (21 i parlamentari eletti).
Il sito italiano è stato registrato pochi giorni fa (il 4 novembre): dietro c’è Alessandro Gardossi, triestino, classe 1968, autoproclamatosi segretario politico italiano. Ex segretario regionale con i neofascisti di Forza Nuova, vicino anche a Domenico Scilipoti (fino ad una rottura piuttosto burrascosa), un profilo Facebook intriso di insulti antisemiti e razzisti, Gardossi riferisce di aver regolarmente provveduto a registrare il marchio del partito. In queste ore ha anche avviato dei contatti con i fascisti del Terzo Millennio di CasaPound, anche se è difficile credere che il suo padre-padrone Gianluca Iannone, molto geloso dell’identità del movimento romano, possa accettare una partnership. Più probabile, dato il passato del fondatore, un accordo con Forza Nuova.

“Iscriversi è molto semplice – viene spiegato sul sito ufficiale - Basta inviarci una e-mail con nome cognome data di nascita e codice fiscale. Ti invieremo la tessera elettronica in pdf con il numero della tua iscrizione. Puoi scegliere se essere un socio ordinario, sostenitore o benemerito. Sappi che per ogni iscritto che porterai dentro la nostra organizzazione ti sarà riconosciuto il 40% della sua quota per il disturbo e come rimborso spese”.

Il progetto. Il Partito politico “Alba Dorata” è stato registrato ufficialmente presso l'Agenzia delle Entrate di Trieste lo scorso 25 ottobre. “Essendo noi stati facili profeti ascoltando il signor Beppe Grillo il quale disse ‘se non vinciamo noi arriverà Alba Dorata’, il Partito è stato registrato ufficialmente due giorni prima delle elezioni siciliane”, fanno sapere i suoi fondatori che, nel “manifesto” attaccano l’attuale governo: “Alba Dorata, come tutti gli italiani sente solamente parlare di tasse, rigore, austerità e sacrifici. Noi siamo invece per la prosperità, il benessere, la felicità di cittadini che si riconoscono nel proprio Stato che sanno onesto e non inquinato dagli speculatori o dai loro seguaci”. Uno dei nemici viene identificato nelle banche: “Alba Dorata sa che la ‘crisi’ è stata innescata dall'avidità delle banche commerciali americane. I governi, ben pagati dei banchieri, hanno deciso di salvare le banche con i soldi dei cittadini impoverendo paurosamente i cittadini delle Nazioni implicate in questa truffa del secolo. Un enorme bluff è destinato solamente a fallire con la rivolta delle popolazioni. Rivolta che molto probabilmente sfocerà nel sangue legittimando i governi all'uso della forza”.
La ricetta economica dei neonazisti italici contempla anche la re-introduzione della Lira: “Alba Dorata prevede di pagare i creditori con la Lira (stampata apposta, moneta di Stato) che però devono essere utilizzati solo in Italia per le merci italiane. Non avremo più il bisogno di valuta estera come l'euro o il dollaro per comprare le materie prime perché non compreremo né venderemo più per il periodo necessario”. E’ prevista anche una riforma del sistema giudiziario italiano, basata sulla responsabilità civile dei magistrati. Non solo: per risolvere il sovraffollamento delle carceri, dal momento che “il 60% dei detenuti è rappresentato da stranieri”, questi dovranno scontare le pene nei rispettivi Paesi di origine.
Social Network. Sulla pagina ufficiale Facebook - circa 800 gli iscritti, a pochi giorni dalla sua creazione – sono presenti richiami a Mussolini (“sappi caro Benito che noi perseguiremo quello che tu volevi”), attacchi a Monti, alle banche e alla Fornero (quest’ultima viene definita, più volte, “maledetto rettile”). Viene anche stilato un elenco delle diverse forme di immigrazione, contro la quale, naturalmente, dovranno battersi tutti gli aderenti al movimento. Quella “cinese – ad esempio - è atta ad entrare nei gangli della Federazione e del mondo su preciso piano espansionistico del proprio Paese e delle loro banche. Quella è atta a minare le fondamenta cristiane della Confederazione Italiana e dell'Europa. Spesso tale immigrazione si specializza nello spaccio di sostanze stupefacenti. L'immigrazione dal sud e centro America è dettata sia dalle situazioni economiche sia dal traffico internazionale di droga”. “Come vediamo tutti hanno le loro ragioni più o meno valide per sbarcare sul nostro sacro suolo ma ora la domanda è un'altra: perché ci dobbiamo far ricadere addosso i mali del mondo e soprattutto tutte le conseguenze devastanti?”, si chiedono retoricamente i neonazisti italiani. In Grecia, le squadracce di Alba Dorata hanno affrontato il “problema” organizzando sanguinose spedizioni punitive contro gli immigrati, regolari  e non.
FONTE http://www.huffingtonpost.it

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