Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Maglia “antifascista”, gliela fanno togliere

Ragazzo di 22 anni accerchiato e minacciato in Strada Nuova. L’Anpi: «Fermare queste intimidazioni»

PAVIA. Un ragazzo in bicicletta accerchiato in Strada Nuova nel tratto in cui si affollano i ragazzi nei dehors tra via Volturno e via Cardano da cinque ragazzi che gli intimano di levarsi una maglietta rossa con su scritto “Antifascista”, in bianco. Pugni evitati, spintoni che volano. Tutta colpa della scritta: i ragazzi avrebbero spiegato che «a Pavia è così», niente magliette antifasciste.
La notizia è rimbalzata da Indymedia Abruzzo, sito di informazione indipendente, sui forum pavesi su Facebook, scatenando reazioni indignate, a due anni dall’estate di rincorse e botte, aggressioni e ronde tra giovani dell’area di destra ed estrema destra e ragazzi di collettivi e circoli di sinistra tra Strada Nuova e piazza Duomo. Questa volta niente pugni, niente prognosi in pronto soccorso, ma spintoni e minacce sotto lo sguardo indifferente della movida pavese. La vittima è un ragazzo abruzzese di 22 anni, studente fuori sede all’università di Pavia: niente tessere di partito, non appartiene a collettivi o gruppi organizzati. Ma aveva una maglietta politica.
Il ragazzo, secondo quanto riportato, ha provato a difendersi tenendo bloccato l'unico fra i cinque che lo stava aggredendo, fra gli sguardi attoniti dei suoi amici e l'indifferenza della movida notturna pavese. «Togliti quella maglietta», gli hanno infine intimato e quando lui ha provato ad infilarsela al contrario per nascondere la scritta, gliel’hanno strappata di mano e se la sono portata via. Secondo alcune testimonianze, avrebbe attirato più attenzione il fatto che fosse in bici, dopo, a torso nudo per Strada Nuova che l’accerchiamento da parte di cinque ragazzi che lo spintonavano.
«Mentre la gente dice che non si può più parlare di antifascismo perché il passato è passato, i fascisti sono al bar e fanno intimidazioni – riassume Tullio Montagna, Anpi –. Si tratta di un fatto gravissimo, va riportato all’autorità di pubblica sicurezza che verifichi e prenda provvedimenti: se non si reagisce, il degrado avanza e la riabilitazione del fascismo non trova barriere. Anpi ha come missione quella di impedire la rivalutazione del fascismo: di questi tempi c’è un tentativo di riabilitazione del fascismo persino in parlamento, una legge che equiparerebbe repubblichini a partigiani, dando a entrambi la stessa qualifica di combattente e gli stessi benefici. In Lettonia hanno istituito un premio per le ex Ss. Saremo al fianco di questo ragazzo».
FONTE LA PROVINCIA PAVESE

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