Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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IL "FASCIO LITTORIO" SUL COMUNE DI VOLTIDO, REPERTO STORICO O APOLOGIA DI FASCISMO?

La La vicenda del “ fascio littorio” restaurato sulla facciata del Municipio di Voltido  finisce in procura.
Infatti  la Lega di Cultura di Piadena ( Morandi, Azzali, Seniga eRuffini) , l’Anpi di Piadena ( Maffina)  ed il Segretario di Rifondazione Comunista (Roseghini)  hanno sporto formale denuncia “contro il sindaco del Comune di Voltido ed eventuali corresponsabili, a sensi e per gli effetti della legge 20 giugno 1952 numero 645 che vieta qualsiasi apologia del fascismo”.  I denuncianti  assistiti dall’avvocato Beniamimo Groppali fra l’altro scrivono: “Con sdegno e stupefazione abbiamo visto, sul Comune limitrofo di Voltido, apparire il fascio littorio; è una cosa recentissima, frutto di uno sciagurato restauro; il fatto è tanto più grave in quanto si tratta di un edificio pubblico, anzi repubblicano, affermatosi dopo un ventennio di abominio fascista; sulla stessa facciata del comune si trova una lapide in memoria di Remo Federici, combattente per la libertà, la cui giovane vita fu stroncata, nel 1945, dai nazifascisti con una esecuzione sommaria; trascurando, come non è giusto, il dolore dei famigliari, che si vedono come sulla stessa facciata comunale, convivono la memoria del figlio ucciso con quella dei suoi assassini, non si comprende il significato del gesto provocatorio, che a nessun sincero democratico sarebbe venuto in mente; questa assurda commistione su un edificio pubblico   rischia di generare confusione tra le giovani generazioni, che si vedono equiparate i martiri della Resistenza con una dittatura condannata dagli uomini e dalla storia; ma ancor più grave l'aver sostituito la stemma del Comune con il fascio littorio, contravvenendo ai principi di rappresentanza di tutti i cittadini. Pertanto  chiediamo la immediata rimozione del fascio littorio, perché il reato non si perpetui e la punizione dei responsabili a sensi di legge”.

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