Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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CAMPANELLA MICHELE "GINO"
Genova 1/5/1922


Di famiglia antifascista, ancora giovanissimo si pone in netta contrapposizione al regime ed è fermato diverse volte dalla polizia politica. Nel febbraio del 1942 è chiamato alle armi e arruolato in marina. L'8 settembre si trova a Spalato, ma riesce fortunosamente a rientrare a Genova e a riprendere contatto con elementi antifascisti. Partecipa al recupero e all'occultamento di armi, munizioni e materiale bellico; svolge anche un breve periodo di attività politico militare clandestina. In seguito unitamente ad un gruppo di compagni e amici, sale sui monti dell'appennino ligure ed entra a far parte della formazione partigiana di Cichero. Partecipa a tutte le azioni della formazione per le capacità dimostrate viene nominato comandante di distaccamento e poi del battaglione che, dal nome del primo caduto della formazione, assume la denominazione di "Severino".
Responsabile del ricevimento degli aviolanci alleati, accoglie sul monte Aiona la prima missione alleata americana presso la VI Zona. Durante il rastrellamento di agosto è ferito negli scontri presso il lago della Lame, ma riesce  ad eludere l'accerchiamento e a raggiungere il Comando di zona a Brugneto. Nel settembre 1944 il Comando della VI Zona gli affida il compito di formare la Volante "Severino", un piccolo reparto scelto che dovrà portare la guerriglia a Genova, ampliando gradualmente il suo raggio d'azione dalla periferia al centro cittadino. La formazione da lui comandata si distingue per la rapidità e l'efficacia delle azioni effettuate all'interno del dispositivo nemico e sarà la prima ad entrare all'interno del dispositivo nemico e sarà la prima ad entrare a Genova nei giorni dell'insurrezione, partecipando attivamente alla liberazione della città. Tra le molteplici operazioni portate a termine, di particolare significato si segnala l'occupazione della carceri di Marassi e la liberazione dei prigionieri politici. In quei giorni Campanella viene nominato Capitano ausiliario nel corpo della Guardie di Pubblica Sicurezza e con la sua formazione al completo, è assegnato alle operazioni di polizia. Per la città è un momento particolarmente difficile: sono ancora attivi focolai di resistenza nemica, teppisti e bande di rapinatori. Gino si trova impegnato a fondo, insieme ai propri uomini, per ristabilire l'ordine e la sicurezza, compiti che vengono assolti con fermezza. Nominato ufficiale in servizio permanente nel corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, vi percorre i vari gradi della gerarchia fino a quello di generale. Insignito della medaglia d'argento al valor militare, è anche decorato della Bronze Star americana.

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