L'ECCIDIO DEL TURCHINO
Il recupero delle slame |
Nell'ambito di una decisa ripresa di attività della Resistenza sia in montagna sia in città, che dopo i tragici e dolorosi avvenimenti della Benedicta vedrà, dalla tarda primavera all'autunno del 1944, il movimento partigiano acquisire un nuovo livello di organizzazione e maturità, il 14 maggio 1944 venne organizzata dai GAP, nel centro di Genova, un'azione di attacco contro i militari tedeschi che frequentavano il Cinema Odeon, a essi riservato in via esclusiva. L'esplosione di una bomba all'interno di quel locale causò la morte di 5 militari e il ferimento di altri 15. La risposta nazista a questa azione si mosse rapidamente sul medesimo modello, a parte le minori proporzioni, di quella delle Cave Ardeatine.
La croce del Sacrario |
Il fonogramma inviato il 17 maggio 1944 dal LXXV Corpo d'Armata, responsabile della difesa delle coste nell'Italia nord-occidentale, all'Armeegruppe von Zangen, così affermava: "Il numero delle vittime dell'attentato dinamitardo al cinema riservato ai militari di Genova (...) è salito a 5 morti e 15 feriti. Rappresaglia in preparazione da parte dello SD (...)".
Era del resto logico che questo compito venisse assunto dalle forze di sicurezza essenzialmente costituite dalle SS e di ciò è ulteriore conferma il fatto che tutta la gestione della rappresaglia sia avvenuta a livello del comando insediato nella Casa dello Studente e nella IV sezione del carcere di Marassi. Di qui furono prelevati i 59 candidati alla fucilazione: 42, provenienti anche da altre province, erano detenuti per attività antifascista, 17 provenivano dal ra-strellamento della Benedicta avvenuto il mese precedente.
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