Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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MARTEDI' 16 OTTOBRE - GENOVA VOLTRI

WERNER GOLL, IL PARTIGIANO TEDESCO CHE AIUTO' LA RESISTENZA VOLTRESE


Forse  non tutti sanno che una delle pagine della Resistenza voltrese vede protagonista un partigiano tedesco e che le sue vicende sono narrate in un libro scritto dal figlio solo dopo la morte del padre, nel rispetto delle sue volontà.
In occasione delle celebrazioni dello scorso 25 aprile, l’Associazione Sistema Paesaggio e gli Amici della Villa Duchessa avevano organizzato un convegno sulle strutture belliche costiere. A corredo era stata allestita una piccola mostra fotografica sulla resistenza voltrese ed era stato fatto un intervento su un curioso fatto che la storia aveva celato per diversi decenni dalla liberazione.
Grazie all’aiuto di Enrico Canepa e di Annamaria Anfosso erano stati presi i contatti con Hans Walter Goll che l’anno scorso si era recato nell’Oratorio della Morte ed Orazione di Voltri e nell’ANPI di Voltri per cercare documenti relativi al padre, Werner Goll, soldato della Wermacht d’istanza a Voltri.
Il soldato, già citato nelle memorie del parroco partigiano Don Agostino Ferro, era rimasto un nome senza alcun collegamento, assieme a quello del “radiotelegrafista Franz” e del polacco “Vincenzino”.
Durante le ricerche avviate negli ultimi due anni, è stato contattato Hans, ed è stato possibile ricostruire una storia molto più complessa di quella che ci si potesse aspettare. Chi era Werner Goll? Era un pastore della chiesa protestante Confessante tedesca. Una delle poche realtà religiose, assieme a quella cattolica di Münster, in netto contrasto con il regime nazista, tanto da venire perseguitata con azioni di forza estremamente violente. Werner Goll decise quindi di arruolarsi nella Wermacht per sfuggire alle rappresaglie delle SS, e venne mandato sul fronte italiano. Arrivò a Genova, dove stazionò a Nervi e Pegli per poi arrivare nel 1944 a Voltri. Proprio qui strinse una salda amicizia con il padre cattolico Franz Wullengerd, il “telegrafista Franz” citato da Don Agostino Ferro. Con lui strinse una profonda amicizia il giovanissimo polacco Vinzent Schwierzinsky, che diverrà una pedina fondamentale all’inizio dell’insurrezione voltrese. Qui Werner Goll dirigeva alcune funzioni per la TODT e venne presto in contatto con Angelo Ratto e con Don Agostino Ferro, con cui condivise i suoi ideali portati dalla chiesa Confessante. Don Ferro lo aiutò a disertare assieme a Franz ed entrambi andarono con i partigiani oltre le montagne, da cui ridiscesero poi con le  brigate di liberazione il 25 aprile. Per Vinzent la storia fu diversa. Chiamato dai partigiani voltresi “Vincenzino” data la sua giovanissima età (che si evince peraltro dalla foto trovata nell’archivio di Werner Goll), ebbe l’ordine della Brigata Piva di condurre un camioncino con due soldati tedeschi nel cuore della cittadina voltrese. Goll, Wullengerd, “Vincenzino” e Don ferro rimasero in contatto per lungo tempo con carteggi e scambi di foto ricordo, tra cui la foto dello stesso Goll con la divisa della Brigata Piva. Questa è solo una delle pagine della resistenza voltrese che ci restituisce la dimensione internazionale di un movimento insurrezionale i cui valori erano riconosciuti anche da alcuni dei soldati tedeschi. Alle figure già note della resistenza voltrese, la cui opera rimane fondamentale, svolta con abnegazione nella segretezza e nel timore, se ne aggiungono quindi altre. Questo solo oggi, perché tra le volontà di Werner Goll c’era quella di pubblicare le sue memorie solo dopo la sua morte. Questa storia verrà raccontata, nel Salone del Palazzo Muncipale, martedì 16 ottobre alle ore 17:00 dove verrà presentato il libro scritto da Hans Walter Goll, figlio di Werner, in lingua italiana e tedesca, proprio a suggellare il collegamento tra le due realtà e tra le figure coinvolte. All’evento sono invitate le istituzioni pubbliche, oltre a quelle religiose cattoliche e protestanti. Seguirà rinfresco.L’evento è organizzato dagli Amici della Villa Duchessa e dalla sezione locale dell’ANPI, con il patrocinio del Municipio VII Ponente.
Matteo Frulio
FONTE ILVOLTRESE.IT

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