Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Verona, pestarono a sangue ragazzo: arrestati 4 estremisti destra

Hanno tra 19 e 22 anni, un quinto minorenne è latitante. I fermi nell'abito di un'indagine sulla violenza giovanile


Roma, 16 ott. (TMNews) - Pestarono a sangue un ragazzo per futili motivi. Dopo tre mesi di indagine la Digos di Verona ha indentificato e arrestato quattro giovani estremisti di destra, non nuovi a questo tipo di violenze.

I quattro sono ritenuti responsabili della violenta aggressione di un ragazzo veronese avvenuta nello scorso mese di luglio. Il giovane aggredito si trovava nei pressi di un pubblico esercizio ubicato su una spiaggia del lago di Garda, quando venne selvaggiamente aggredito per futili motivi da un gruppo di ragazzi: dapprima uno di loro si avvicinò al malcapitato cercando di attaccare briga e poi tutti insieme si scagliarono compatti contro di lui, scaraventandolo a terra e colpendolo con calci, pugni e cinghiate al viso, tanto da procurargli la frattura del setto nasale, lacerazioni alla testa e altre lesioni per complessivi 60 giorni di prognosi.

Le indagini della Squadra Mobile di Verona sono iniziate dopo che la vittima aveva trovato il coraggio, non senza molte reticenze per il timore di ritorsioni da parte degli autori, a sporgere una dettagliata denuncia presso la Squadra Mobile, di cui conosceva alcuni operatori avendo avuto in passato qualche problema con la giustizia. I responsabili dell'aggressione sono tutti veronesi di età compresa tra i 19 ed i 22 anni e sinora privi di condanne penali; un quinto coetaneo (per il momento ancora latitante) ed un minorenne di anni 17.

Da tempo la Digos stava monitorando il gruppo, non solo per ragioni politico-sportive (gravitano in quegli ambienti della locale destra radicale che si interfaccia con le frange ultras dell'Hellas Verona), ma anche perché in un passato anche recente erano emersi indizi di responsabilità per analoghe aggressioni, fortunatamente fino ad allora con minori conseguenze.

Nei confronti di tutti gli indiziati sono state disposte perquisizioni domiciliari. L'attività investigativa, denominata "Operazione stop fighting", non si ferma alle persone oggi arrestate e perquisite, ma punta ad individuare altri correi per questo ed per altri episodi di violenza giovanile accertati in Verona e provincia.

FONTE TM NEWS

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