Ente Morale D.L. 5 aprile 1945, n. 224

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Roma, blitz del Blocco al Giulio Cesare

Fumogeni e «Viva il duce», cinque fermati.


Un blitz con tanto di fumogeni, passamontagna e volantini del Blocco, al grido di «Viva il duce».
Il liceo Giulio Cesare di Roma ha vissuto attimi di paura: una ventina di ragazzi a volto coperto ha fatto irruzione nella scuola, in corso Trieste, invitando alla «rivolta» (guarda la gallery).

STUDENTI SCAPPATI DA SCUOLA. «I giovani sono entrati con i fumogeni, urlando slogan fascisti e in pochi minuti, fuori e dentro dall'istituto, c'era solo fumo».
A parlare sono stati alcuni testimoni: «È successo intorno alle 12.30. Molti studenti sono usciti impauriti dalle classi, bloccando il traffico in strada».

TENTATA IRRUZIONE AL MAMELI. I responsabili potrebbero essere incastrati dai numeri di targa presi dal personale scolastico del liceo Mameli, dove avevano tentato un'irruzione.
I 20 ragazzi avevano tentato infatti di entrare prima qui, ma il custode era riuscito a chiudere il portone.
Poi erano fuggiti a bordo di motorini e auto, ma dalla scuola sono riusciti a rilevare in lontananza targhe e i modelli.

Fermati in tutto cinque ragazzi, uno è minorenne
Lunedì 22 ottobre 2012 la Polizia e i carabinieri hanno bloccato in tutto cinque persone, tre durante e due dopo l'azione dimostrativa

Hanno 15 e 19 anni i due giovani fermati dagli agenti perché trovati in possesso di fotografie e volantini, ora al vaglio degli investigatori.

Dopo il blitz nell'istituto, alcune persone avevano pure segnalato la presenza di un gruppo di persone armate di bastoni e travisate da caschi.


CASAPOUND: «CONTRO I TAGLI». Il responsabile romano del Blocco Studentesco Fabio Di Martino ha descritto l'azione avvenuta nella mattinata del 22 ottobre come un'azione esclusivamente dimostrativa e senza alcuna violenza.


«Decine di militanti appartenenti al Blocco Studentesco, movimento di CasaPound Italia sono entrati all'interno del liceo Giulio Cesare di Roma con fumogeni, megafoni e volantini per manifestare il loro dissenso verso il processo di privatizzazione delle scuole e delle università e per dire no al governo dei baroni», ha concluso Di Martino.


ZINGARETTI:«È SQUADRISMO». «A Roma negli ultimi mesi aggressioni e intimidazioni all'interno delle scuole stanno superando il livello di guardia. Questa mattina la formazione di estrema destra Blocco Studentesco ha dato vita, all'interno di alcuni istituti superiori romani, a blitz di stampo squadrista, diffondendo panico e allarme tra gli studenti e il corpo docenti», lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

«MI FANNO PENA». Il politico ha anche aggiunto: «Questi ragazzi, istigati da cattivi maestri, mi fanno pena: perché stanno insegnando loro a esprimersi solo attraverso la violenza e non per mezzo della partecipazione democratica. Non andranno da nessuna parte perché sono una inconsistente minoranza. Ma è un film già visto e anche per questo è giusto mantenere alta l'attenzione da parte delle istituzioni e dei cittadini. Ho parlato con la preside del Giulio Cesare e le ho manifestato solidarietà e vicinanza. Esprimo anche la mia solidarietà ai presidi, al personale, al corpo docente e agli studenti delle altre scuole coinvolte, ribadendo che saremo in prima fila contro qualsiasi forma di intolleranza, aggressione e violenza».

FONTE LETTERA 43

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